18/01/2012
Costa Concordia, in azione gli speleosub
Isola del Giglio, 17 gennaio 2012
Oggi alle 17,30 gli speleosub del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno effettuato la prima immersione sia all’interno che all’esterno della nave Costa Concordia, naufragata all’Isola del Giglio la sera di venerdì 13 gennaio u.s.
Il Dipartimento della Protezione Civile (DPC), su richiesta della prefettura di Grosseto, ha attivato l’intervento della Commissione Speleosubacquea del Soccorso speleologico per la specifica capacità di operare in immersione in ambienti confinati e con scarsa visibilità.
Nella mattina gli incursori della Marina Militare avevano aperto dei varchi di accesso facendo saltare con cariche di esplosivo alcune vetrate. Da uno di questi varchi collocato circa a metà della nave gli speleosub oggi pomeriggio hanno effettuato una prima penetrazione per verificare la situazione ambientale.
Dai dati finora comunicati la visibilità in acqua è molto scarsa a causa di numerosi detriti di varia origine presenti in sospensione. Sulla base dei risultati di questa prima immersione saranno pianificati gli interventi successivi, per i quali il CNSAS ha avuto l’autorizzazione anche all’operatività notturna.
A coordinare le operazioni degli speleosub il Presidente nazionale del CNSAS Pier Giorgio Baldracco e il Responsabile nazionale del Soccorso speleologico Corrado Camerini.
Gli speleosub utilizzano due gommoni d’appoggio messi a disposizione dal DPC e assegnati alle associazioni FIAS (Federazione Italiana Attività Subacquea) di Alessandria e Angeli Neri di Cesena.
Sul posto sono presenti diciotto speleosub provenienti da tutta Italia, con il supporto operativo di oltre venti tecnici.
Gian Luca Ricciardulli
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
Addetto Stampa
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