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20/6/2014
Renzi: “il governo italiano è fiero del CNSAS”
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Presidenza del Consiglio: “il governo italiano è fiero del CNSAS”

Roma, 19 giugno 2014

Desidero congratularmi con i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che sono stati decisivi per le operazioni di salvataggio in Alta Baviera di uno speleologo tedesco.

Un recupero delicato nel quale i nostri specialisti del Servizio Nazionale della Protezione Civile hanno portato un contributo determinante di cui il governo italiano è fiero.

Matteo Renzi


COMUNICATO STAMPA

Tutti i tecnici sono rientrati al campo base: fine delle operazioni.

(Aggiornamento ore 14:30 del 19 giugno 2014)

Si sono concluse, dopo 11 giorni, le operazioni di soccorso internazionale che hanno visto impegnati 109 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) nella grotta Riesending-Schachthöhle

Alle 13:11 di oggi, con l’uscita dalla grotta dell’ultimo speleosoccorritore, si sono concluse le operazioni di soccorso che hanno riportato in superficie lo speleologo tedesco infortunatosi l’8 giugno alla profondità di -980 m.

I tecnici che si sono avvicendati nelle ultime fasi del recupero sono stati progressivamente elitrasportati dalla cima della montagna al campo base allestito presso la caserma dell’esercito di Berchtesgaden.

Con l’ultimo elistrasporto, avvenuto alle 14:30, si sono ufficialmente concluse le operazioni che hanno visto coinvolti sanitari e tecnici di nazionalità tedesca, italiana, austriaca, svizzera e croata.


COMUNICATO STAMPA

In salvo grazie al CNSAS ed al team di soccorritori internazionali lo speleologo tedesco ferito 11 giorni fa nella grotta Riesending-Schachthöhle

(Aggiornamento ore 11:40 del 19 giugno 2014)

Dopo oltre 11 giorni, pari a 275 ore, lo speleologo tedesco vittima di un grave incidente alla profondità di -980 m nella grotta Riesending-Schachthöhle è stato evacuato dalla cavità grazie all'impegno congiunto dei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e dei servizi di soccorso speleologico austriaco, svizzero, tedesco e croato.

Alle operazioni hanno partecipato, per il team italiano, 109 tecnici del CNSAS organizzati su più turni di lavoro. Dividendosi in più squadre, non hanno esitato ad accorrere sulle montagne bavaresi per portare soccorso ad uno speleologo tedesco infortunatosi alle 01:30 dell' 8 giugno alla profondità di -980 m nella più grande grotta della Germania.

I tecnici italiani hanno lavorato ciascuno per diverse decine di ore senza interruzione e senza risparmiare le proprie energie movimentando la speciale barella col ferito in tutti i tratti profondi e pericolosi della grotta.

Un contributo determinante alla sopravvivenza del ferito è stato dato da tutti i tecnici coinvolti nell'accudire l'infortunato e dai 5 medici e 3 paramedici del CNSAS - tutti esperti in soccorso medicalizzato in ambiente ostile. I membri dell'equipe della Commissione Medica del CNSAS sono stati i primi a raggiungere ed a medicalizzare il ferito ed a seguirlo per tutto il percorso di evacuazione fino a pochi metri dall'uscita.

Lo speleologo infortunato è finalmente in salvo, ma l'intervento e la mobilitazione del CNSAS e del team internazionale di soccorso continua senza interruzione finché l'ultimo tecnico non sarà uscito dalla grotta Riesending-Schachthöhle ed elitrasportato al campo base.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella Riesending-Schachthöhle: la barella è arrivata al Campo 0

(Aggiornamento ore 21:20 del 18 giugno 2014)

A quota -300 m la barella con lo speleologo tedesco vittima di un grave incidente più di 10 giorni fa alla profondità di -980 m nella grotta Riesending-Schachthöhle.

Grazie alla stretta collaborazione dei tecnici dei servizi di soccorso speleologico austriaco, svizzero, tedesco e croato - che insieme ai tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) stanno recuperando l'infortunato - è stato possibile trasportare la barella lungo lo stretto meandro di oltre 250 m che si apriva a quota -340 m e quindi recuperarla lungo un pozzo da 40 m.

Ora il ferito viene assistito nel rifugio Campo 0, realizzato alla base del pozzo da 180 m che attraverso un'ultima difficile strettoia sfocia all'esterno.

Sono complessivamente 109 i tecnici del CNSAS, organizzati su più turni di lavoro, accorsi sulle montagne bavaresi per portare soccorso ad uno speleologo infortunatosi alle 01:30 dell' 8 giugno alla profondità di -980 m nella più grande grotta della Germania.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella Riesending-Schachthöhle: superato il meandro e la cascata a -430 m, gli speleosoccorritori del CNSAS hanno raggiunto il pozzo Nirvana

(Aggiornamento ore 10:45 del 18 giugno 2014)

Nella grotta Riesending-Schachthöhle proseguono le manovre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) - in collaborazione con i servizi di soccorso speleologico austriaco, svizzero, tedesco che sono stati raggiunti dagli speleosoccorritori provenienti dalla Croazia che da giorni garantiscono il presidio ad ingresso grotta.

La barella ha superato il complesso meandro di 250 m a quota -430m e la cascata che ostacolava il cammino dei soccorritori. Dopo il passaggio è stato possibile ristabilire le comunicazioni, prima impedite dalla cascata stessa. Si trovano ora alla base del Pozzo Nirvana, profondo 40 m. Nelle prossime ore è prevista una pausa, durante la quale medico e infermieri che assistono l'infortunato lo faranno riposare e ne valuteranno le condizioni.

Sono complessivamente 109 i tecnici del CNSAS, organizzati su più turni di lavoro, accorsi sulle montagne bavaresi per portare soccorso ad uno speleologo infortunatosi alle 01:30 dell' 8 giugno alla profondità di -980 m nella più grande grotta della Germania.

A seguito della richiesta del Soccorso Alpino Bavarese e del Governo Federale Tedesco, ma soprattutto grazie al sostegno garantito dal Dipartimento della Protezione Civile Italiano, è stato possibile accettare la richiesta di soccorso e autorizzare i tecnici del CNSAS a partecipare all'intervento di soccorso.

E' stato applicato infatti anche a questo intervento straordinario all'estero il D.P.R. 194/2001 che garantisce a tutti i volontari la conservazione del posto di lavoro e il rimborso delle spese vive sostenute per il viaggio e nel corso dell'intervento.

Anche dopo l'attivazione dei speleosoccorritori del CNSAS, il Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha continuato a svolgere un efficace lavoro di collegamento fra i servizi di soccorso e le istituzioni coinvolte sia in Italia che in Baviera.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella Riesending-Schachthöhle: gli speleosoccorritori del CNSAS stanno trasportando la barella attraverso il lungo meandro a quota – 430 m

(Aggiornamento ore 15:50 del 17 giugno 2014)

Dopo una breve sosta per stabilizzare le condizioni mediche del ferito, le squadre di soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) – in collaborazione con quelle dei soccorritori tedeschi, svizzeri ed austriaci, stanno affrontando la grande frattura verticale lunga 250 m e larga circa 1 m a quota -430 m che deve essere fatta superare alla speciale barella col ferito.

Il trasporto della barella, effettuato dai tecnici ancorati su entrambe le pareti verticali della frattura, risulta particolarmente complesso anche perchè dovrà essere superata una cascata che ne invade la parte centrale e sottostante.

Le squadre del Hrvatska Gorska Sluzba Spasavanja (il servizio di soccorso speleologico della Croazia) sono pronte all’imbocco della grotta Riesending-Schachthöhle in Baviera e possono intervenire immediatamente nel caso si verifichi un grave imprevisto.

Il team di soccorso internazionale ha realizzato un filmato che illustrra le attività di soccorso in grotta che si stanno svolgendo in queste ore e che viene offerto a disposizione della stampa.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle: alle 6:30 di questa mattina la barella ha raggiunto il campo 2 a quota – 490 m.

(Aggiornamento ore 09.00 del 17 giugno 2014)

È proseguita tutta la notte la movimentazione della barella con lo speleologo tedesco feritosi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending-Schachthöhle, nell’Alta Baviera.

Dopo essere partita dal Campo 3 alla profondità di -720 m, la barella ha superato un primo pozzo verticale di 70 m ed alle ore 2 di questa notte è stata fatta una sosta per stabilizzare il ferito e permettere ai sanitari di effettuare i monitoraggi di routine.

Continua l’avvicendamento delle squadre di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e dei tecnici tedeschi, austriaci e svizzeri del team di soccorso internazionale mentre le squadre croate sono ora pronte all’imbocco della grotta ad intervenire in caso di emergenza.

Alle ore 6:30 la barella aveva superato altre verticali e meandri ed è arrivata al Campo 2 alla profondità di -490 m. dove si è fermata per un paio ore per far riposare il ferito e far controllare dal team medico le condizioni sanitarie.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle: riparte la barella dal Campo 3 a -720m

(Aggiornamento ore 17:00 del 16 giugno 2014)

I tecnici CNSAS e internazionali hanno ripreso il recupero della barella che ora ha abbandonato il Campo 3 a -720m per affrontare il successivo pozzo da 70 m nella grotta Riesending-Schachthöhle

I tecnici attrezzisti specializzati nel recupero su corda del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico (CNSAS) – in costante collaborazione con squadre di soccorritori giunte da Svizzera, Austria e Germania, alle quali stanotte si sono aggiunti i soccorritori Croati - hanno ripreso la movimentazione della barella ed hanno iniziato a sollevarla lungo il pozzo verticale di 70 m che si innalza in prossimità del Campo 3 alla profondità di -720m.

Alle 14 di oggi, presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, si è svolta una conferenza stampa cui ha partecipato un tecnico per ognuna delle nazioni che hanno partecipato allo sforzo di recupero internazionale.

Il tecnico del CNSAS, Roberto Antonini, uscito dalla grotta per portare un dettagliato referto preparato dal medico che segue il ferito, ha dichiarato che, nonostante gli elevati standard raggiunti dalle scuole di soccorso speleologico del CNSAS, il recupero si è presentato fin dall'inizio di una difficoltà eccezionale che poteva essere gestita solo da una forte cooperazione dei migliori soccorsi speleologici d'Europa accorsi nei giorni successivi.

A una domanda, il tecnico risponde che la collaborazione fra le squadre è straordinaria almeno quanto la complessità dell'intervento. Le iniziali difficoltà linguistiche sono state rapidamente superate perché tutti i soccorritori si sono subito messi in sintonia e si sono dimostrati perfettamente in grado di lavorare efficacemente come dimostra la velocità di recupero mantenuta fino ad ora.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle: alle 6:00 di questa mattina la barella ha raggiunto il campo 3 a quota – 720 m.

(Aggiornamento ore 09.00 del 16 giugno 2014)

Ci sono volute 8 ore per trasferire dal campo 4 al campo 3 la barella con lo speleologo tedesco feritosi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending-Schachthöhle, nell’Alta Baviera.

La sosta imposta nella giornata di ieri dal medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico (CNSAS) al Campo 4 - a quota -900m - ha permesso al ferito di riposare e ai sanitari di effettuare i monitoraggi di routine all’interno di una speciale tendina.

La barella ha ripreso nella notte la sua lunga marcia verso l’uscita e dopo aver superato una serie di pozzi, strettoie e meandri è giunta alle 6 di questa mattina al Campo 3 a quota – 720m.

Le squadre di tecnici tedeschi, italiani austriaci e svizzeri, divise in tre team, sono ora al lavoro per attrezzare il tratto di grotta che dal Campo 3 porta al Campo 2 ; nel frattempo è prevista una sosta di almeno 6 ore per far riposare il ferito e consentire ai medici di prestargli le cure necessarie.


COMUNICATO STAMPA

Il Responsabile Nazionale del CNSAS: “un intervento decisamente complesso per il quale è indispensabile una forte collaborazione internazionale”.

(Aggiornamento ore 15:00 del 15 giugno 2014)

Il medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico (CNSAS) che alla profondità di -900 m sta assistendo lo speleologo ferito oltre una settimana fa nella grotta bavarese Riesending-Schachtohle ha temporaneamente fermato la manovra di recupero per stabilizzare le condizioni del ferito e per effettuare i monitoraggi di routine in una speciale tendina in prossimità del Campo 4.

Nel frattempo, diverse squadre di tecnici sono al lavoro per attrezzare I passaggi verticali sovrastanti al fine di predisporli alle manovre di recupero della barella.

Alle 14 di oggi, presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, si è svolta una conferenza stampa cui hanno partecipato il Ministro dell'Interno Bavarese, Joachim Herrmann, il Presidente della Croce Rossa Bavarese, Yuri Zellner, oltre ai responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri.

Il Responsabile Nazionale del Soccorso Speleologico del CNSAS, Roberto Corti, ha dichiarato che si tratta di un intervento particolarmente complesso e che non sono molti i tecnici in grado di arrivare a quelle profondità nelle condizioni fisiche e psicologiche necessarie per poter effettuare un recupero. Per questo, è importante una forte cooperazione internazionale per affrontare emergenze come quella che stiamo affrontando oggi. Le condizioni del ferito restano gravi ma appaiono sostanzialmente stabili. Saranno comunque necessari diversi giorni per concludere l'intervento.


COMUNICATO STAMPA

Superata la galleria lunga 1 km a -900m. Il ferito ha raggiunto il Campo 4

(Aggiornamento ore 11:15 del 15 giugno 2014)

La barella con lo speleologo tedesco ha guadagnato altri 1000 m nella grotta Riesending-Schachthöhle

Dopo 20 ore di lavoro i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico (CNSAS) - in collaborazione con squadre di soccorritori giunte da Svizzera, Austria e dalla stessa Germania - hanno fatto superare alla barella la complessa galleria che separa il Campo 5 dal Campo 4 a quota meno 900 m.

I sanitari hanno deciso una pausa per consentire al ferito, le cui condizioni sono stabili, di riposare alcune ore.

Per percorrere i pozzi verticali che separano il Campo 4 dal Campo 3 è prevista la sostituzione della barella svizzera con quella italiana, più leggera, confortevole e considerata più idonea a superare le prossime strettoie.

In mattinata è previsto l'ingresso in grotta di 20 tecnici che andranno a sostituire le squadre che si trovano all'interno da più giorni.

Alle 13:30 di oggi, presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden, è previsto l'arrivo del Ministro dell'Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann, che parteciperà alla conferenza stampa con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri. 


COMUNICATO STAMPA

Incidente in Baviera: continua il lungo percorso della barella, domani il Ministro dell'Interno Bavarese alla direzione operazioni

(Aggiornamento ore 20:00 del 14 giugno 2014)

Il ferito si trova fra i Campi 5 e 4, in un lungo meandro. Nelle prossime ore la barella dovrà risalire alcuni pozzi verticali, già attrezzati dai tecnici del CNSAS. Domani atteso il Ministro dell’Interno Bavarese.

E’ ancora a quota meno 900 metri la barella con lo speleologo tedesco feritosi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending-Schachthöhle, nell’Alta Baviera.

I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) stanno trasportando il ferito in un lungo meandro orizzontale, che collega i campi 5° e 4°. Secondo quanto riportato dai sanitari le condizioni dello speleologo restano ancora relativamente stabili, nonostante i quasi sei giorni trascorsi dall'incidente.

Domani alle 13.30 è atteso presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Berchtesgaden il Ministro dell’Interno del Governo Bavarese, Joachim Herrmann. Successivamente è indetta una conferenza stampa, con la Direzione delle Operazioni e i responsabili dei soccorsi nazionali che compongono il team di recupero internazionale: tedeschi, italiani austriaci e svizzeri.


COMUNICATO STAMPA

Prosegue senza interruzione il recupero dello speleologo nella grotta Riesending-Schachthöhle

(Aggiornamento ore 11:00 del 14 giugno 2014)

Le squadre del CNSAS hanno raggiunto con la barella il Campo 5, a -900 metri. C’è da affrontare ora un lungo meandro, quindi serie di pozzi verticali. Nuove squadre del CNSAS dovranno dare il cambio nelle prossime ore ai tecnici attualmente impiegati. Completato il collegamento telefonico in grotta.

Continua in Germania, nella grotta Riesending-Schachthöhle, il lavoro dei tecnici italiani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) impegnati nel recupero dello speleologo tedesco ferito da una scarica di sassi l’8 giugno scorso.

Partecipano ora alle operazioni di recupero circa 30 tecnici del CNSAS che hanno assunto la direzione delle operazioni in grotta, in accordo con il Governo Federale Tedesco e con il prezioso supporto dei servizi di soccorso alpino tedesco, svizzero e austriaco.

Il ferito si trova a circa 2500 m dall'ingresso nel meandro orizzontale lungo circa 1 km che si trova alla profondità di 900 metri. Durante la notte la barella ha già superato la prima serie di pozzi e strettoie che caratterizzavano il tratto precedente.


COMUNICATO STAMPA

La linea telefonica istallata nelle scorse ore è ora attiva dal campo base fino al ferito. E’ iniziato il recupero dello speleologo ferito

(Aggiornamento ore 19:30 del 13 giugno 2014)

Il CNSAS ha iniziato a sostituire i tecnici al lavoro per portare soccorso allo speleologo infortunatosi domenica scorsa a - 980 m e alle ore 17:28 di oggi è iniziata la movimentazione della barella verso la superficie.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) – che in accordo con il Governo Federale Tedesco ha assunto ieri pomeriggio la direzione delle operazioni in grotta ha iniziato la movimentazione del ferito immobilizzato a meno 980 m dall'ingresso. I tecnici del Soccorso Speleologico Svizzero, che hanno ultimato l'attrezzamento in prossimità della barella, si sono uniti ai tecnici italiani che la stanno evacuando.

La speciale barella dovrà essere trasportata lungo pozzi, strettoie e meandri per superare gli oltre 3500 m che la separano dall'esterno.

Nuove squadre di tecnici speleosoccoritori del CNSAS sono in arrivo dall'Italia per sostiuire i primi uomini accorsi, alcuni dei quali sono in attività in grotta da oltre 60 ore.


COMUNICATO STAMPA

Entrati nella grotta Riesending-Schachthöhle 18 tecnici CNSAS per ultimare l'attrezzamento del tratto di grotta più profondo e avviare il recupero del ferito

(Aggiornamento ore 17:10 del 13 giugno 2014)

18 tecnici attrezzisti del CNSAS sono entrati nella Riesending-Schachthöhle con l'obiettivo di raggiungere il luogo dell'infortunio continuando l'attrezzamento del tratto di grotta più profondo per poi avviare il recupero della barella col ferito, se le condizioni mediche lo permetteranno.

Trasportati in prossimità dell'ingresso e calati coi verricelli degli elicotteri della polizia tedesca, sono entrati in grotta 18 tecnici del CNSAS specializzati nell'approntamento dei dispositivi su corda per il recupero del ferito.

Con loro un sanitario - che darà il cambio a quello che fino ad ora ha assistito il ferito - e numerosi sacchi con corde e materiale tecnico necessario per recuperare la barella sulle numerose verticali presenti.

Gli speleosoccorritori italiani hanno l'obiettivo di continuare il lavoro degli svizzeri che hanno iniziato ad attrezzare per il recupero i pozzi sovrastanti il luogo dell'incidente.

Le condizioni meteorologiche stanno peggiorando rapidamente e questo potrebbe creare ulteriori ostacoli sia al volo degli elicotteri che alla progressione dei tecnici all'interno della grotta stessa. Per fare fronte a questa possibile emergenza è stato elitrasportato nelle immediate vicinanze dell'ingresso un container dove sono stati predisposti materiali tecnici e di supporto logistico a disposizione dei soccorritori.


COMUNICATO STAMPA

Incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle: il CNSAS sta realizzando una linea telefonica fino all'infortunato

(Aggiornamento ore 13:00 del 13 giugno 2014)

Una squadra di sei tecnici italiani del CNSAS, fra cui un medico, stanno condizionando il ferito. Cinque tecnici CNSAS stanno realizzando una linea telefonica fino al punto dell'incidente. Arrivate dall’Italia nuove squadre di speleologi

Ad assistere il ferito, fermo a meno 980 m, ora si trovano sei tecnici italiani, tra cui un medico. Con loro anche otto speleologi svizzeri e un medico austriaco. Sul fondo della grotta sono in arrivo ulteriori tecnici del CNSAS, che daranno il cambio alla squadra medica ora al lavoro.

Dall’Italia sono arrivate ulteriori squadre del CNSAS, entreranno in grotta nel primo pomeriggio se le condizioni meteo permetteranno agli elicotteri il trasporto fino all’imbocco dell’abisso. Le condizioni del ferito – secondo quanto riportato dai medici - sono critiche ma stabili.

I tecnici del CNSAS specializzati nelle comunicazioni sono al lavoro da questa mattina per stendere una speciale linea telefonica, lunga 4 km, necessaria a migliorare le comunicazioni tra il campo base avanzato e l’interno grotta fino a quota meno 980 m dove si trova la squadra sanitaria che assiste il ferito.

Si tratta di telefoni - sviluppati dal CNSAS - già adottati in altri interventi ed esercitazioni.

Seguiranno aggiornamenti con un comunicato stampa alle ore 17.30


COMUNICATO STAMPA

Incidente in Baviera: la Germania chiede l'aiuto degli speleologi italiani del CNSAS

(Aggiornamento ore 19:00 del 12 giugno 2014)

Dopo quattro giorni dall'incidente il Governo Federale Tedesco chiede aiuto al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per tentare di salvare l'uomo ferito nella grotta Rienseding-Schachthöhle a quasi mille metri di profondità

A seguito della richiesta del Soccorso Alpino Bavarese e dei contatti tra il Dipartimento di Protezione Civile Italiano, il Governo Federale Tedesco e la Protezione Civile Tedesca è stato richiesto formalmente, ai sensi del D.P.R. 194/2001, l'intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) per organizzare l'evacuazione dello speleologo tedesco infortunatosi gravemente quattro giorni fa a meno 980 m di profondità nella grotta Riesending-Schachthöhle.

All' 01:30 di domenica 8 giugno lo speleologo è stato gravemente ferito dalla caduta di massi mentre si calava sul fondo della grotta più profonda della Germania. Uno dei suoi compagni è riuscito a guadagnare l'uscita della grotta e a dare l'allarme impiegando circa 13 ore per percorrere i circa 3500 m di pozzi, cunicoli e strettoie che separavano il luogo dell'incidente dall'esterno.

Nelle ore successive il Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), ha richiesto l'aiuto del CNSAS chiedendo al Governo Bavarese di attivare gli accordi internazionali di mutuo soccorso in essere fra Italia e Germania. Nel frattempo il CNSAS ha messo in stato di preallarme squadre di speleosoccorritori in tutto il Paese ed ha inviato subito una ridotta task force di tecnici di soccorso speleologico per supportare l'organizzazione dei soccorsi ed intervenire in situazioni di emergenza.

Già quattro squadre italiane sono entrate in azione nelle scorse ore per risolvere situazioni particolarmente urgenti. Fra l'altro, una squadra italiana è riuscita per prima a portare sul ferito un medico del CNSAS specializzato in soccorso medicalizzato in ambiente ostile e ad aiutare un medico austriaco che era rimasto bloccato a -700 portando anch'esso sul ferito. Il recupero si presenta particolarmente complesso principalmente per l'eccezionale profondità in cui è avvenuto l'incidente e per le difficoltà di progressione: ai nostri tecnici saranno necessarie diverse ore per percorrere il tragitto per raggiungere il ferito.

Ora squadre di tecnici specializzati - appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Toscana stanno partendo per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l'estrema profondità e complessità della grotta, è presumibile si protrarranno per diversi giorni.


COMUNICATO STAMPA

I tecnici del CNSAS proseguono le operazioni di soccorso nella grotta Rienseding - Schachthöhle

(Aggiornamento ore 11:40 del 12 giugno 2014)

Le squadre di soccorritori del CNSAS proseguono le operazioni di soccorso allo speleologo infortunato nella grotta Riesending-Schachthöhle.

Alle 06 di questa mattina un'altra squadra del CNSAS composta da 4 tecnici è entrata in grotta trasportando i materiali necessari per attrezzare il recupero della barella con l'infortunato nel tratto più profondo della Riesending-Schachthöhle. Gli italiani stanno trasportando anche materiali di conforto necessari ai tecnici per una permanenza in grotta di più giorni .

Una squadra che comprende un medico del CNSAS addestrato al soccorso medicalizzato in ambiente ostile ha raggiunto nella tarda sera di ieri il ferito insieme ad un medico austriaco che si era unito alla squadra italiana.

La squadra medica ha medicalizzato e condizionato il ferito in una apposita struttura allestita nel luogo dell'incidente e rimane a dargli supporto a profondità -980m in attesa che sia possibile avviare l'evacuazione.


COMUNICATO STAMPA

I tecnici del CNSAS hanno iniziato le operazioni di soccorso nella grotta Rienseding - Schachthöhle

(Aggiornamento ore 19:45 del 11 giugno 2014)

Sono entrate in attività le prime squadre del CNSAS mobilitate per le operazioni di soccorso allo speleologo infortunato nella grotta Riesending-Schachthöhle.

I tecnici italiani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sono stati chiamati in supporto dal Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), sulla base di accordi internazionali di mutuo soccorso in essere tra le varie organizzazioni di soccorso speleologico europeo per portare aiuto a uno speleologo tedesco di 52 anni, rimasto ferito nelle prime ore del 8 giugno dalla caduta di massi durante una punta a quota - 980m nella grotta Riesending-Schachthöhle: la più profonda grotta tedesca.

Nella tarda serata la squadra medica composta da svizzeri ed austriaci è rimasta bloccata a - 700 m (al "Campo 3") pertanto sono entrate in azione due squadre italiane, la prima con il compito di mettere in sicurezza un tratto di grotta fino alla profondità di - 400 m, la seconda ha invece operato all’imbocco della grotta eliminando alcuni massi pericolanti e sostituendo le corde di progressione nel primo pozzo profondo 50 m.

In mattinata è partita una terza squadra composta da tecnici e un medico CNSAS con lo scopo di raggiungere il ferito e portare presidi sanitari e materiale tecnico necessario all’allestimento e recupero del ferito con la barella.

Si ricorda che l’incidente è avvenuto l’8 giugno e che da allora il ferito è stato assistito solo da un paramedico.

Il ruolo del CNSAS continua ad essere di supporto in caso di emergenza in quanto non c'è stata ancora la richiesta formale del Governo Federale Tedesco per operare in forze all’interno della grotta. Ma qualora arrivasse sono pronte a partire altre squadre di tecnici specializzati provenienti da tutta la penisola per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l’estrema profondità e complessità della grotta, è presumibile si protrarranno per diversi giorni. 


COMUNICATO STAMPA

Arrivati in Baviera gli speleologi italiani del CNSAS

(Aggiornamento ore 19:41 del 10 giugno 2014)

Sono in 18, provenienti da numerose regioni italiane. Appena arriverà la richiesta del governo tedesco sono pronti ad intervenire nel salvataggio dello speleologo ferito.

Gli speleologi italiani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), sono arrivati in Alta Baviera, dove dall’8 giugno è in atto il tentativo di soccorso ad uno speleologo rimasto vittima di un grave incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle, la più profonda grotta della Germania.

“Siamo in attesa di un mandato ufficiale da parte del Governo Federale Tedesco per iniziare le operazioni in grotta”, fa sapere la dirigenza del CNSAS. “Al momento i nostri tecnici – il cui aiuto è stato richiesto dal Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), - sono fermi a poca distanza dall’ingresso della grotta e stanno per ora collaborando all’organizzazione delle operazioni di salvataggio con compiti di consulenza e indirizzo.

Non appena la richiesta tedesca arriverà al Dipartimento di Protezione Civile italiano potremo dare il via ad una fase più operativa, con la penetrazione del nostro personale nell’abisso e l’avvio della fase di trasporto del ferito, in collaborazione con gli speleologi tedeschi. Per ora restiamo in attesa”.

Il ferito, in gravi condizioni, è bloccato ad una profondità di meno 980 metri. Le operazioni di recupero è presumibile si protrarranno per diversi giorni.

“Nel caso venga richiesto, 20 tecnici specializzati - appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana - sono pronti a partire per collaborare alle operazioni di recupero”, concludono dalla direzione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.


COMUNICATO STAMPA

Il CNSAS in appoggio al Soccorso Bavarese

(Ore 16:42 del 10 giugno 2014)

Il Bergwacht Bayern (Soccorso Alpino Bavarese), impegnato nel recupero di uno speleologo rimasto vittima di un grave incidente in una grotta tedesca, ha richiesto il supporto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)

Nelle prime ore del 8 giugno, uno speleologo tedesco di 52 anni è rimasto ferito dalla caduta di massi durante una punta in profondità a quota meno 980 m nella grotta Riesending-Schachthöhle - la più profonda grotta della Germania - sulle montagne Bavaresi al confine con l’Austria.

Il recupero si presenta particolarmente complesso principalmente per l’eccezionale profondità in cui è avvenuto l’incidente e per le difficoltà di progressione: occorrono circa 13 ore per percorrere i circa 3500 m di pozzi, cunicoli e strettoie che separano il luogo dell’incidente dall’ingresso della grotta.

Per questo motivo il soccorso bavarese, sulla base di accordi internazionali di mutuo soccorso già in essere, ha richiesto il supporto dei tecnici di soccorso speleologico del CNSAS la cui competenza e preparazione è apprezzata in tutto il mondo.

L’Italia ha immediatamente risposto inviando 18 tecnici specializzati nel recupero ad alta profondità che stanno dando il massimo sostegno alla gestione del soccorso.

Nel caso venga richiesto, 20 tecnici specializzati - appartenenti alle delegazioni speleologiche CNSAS di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana - sono pronti a partire per collaborare alle operazioni di recupero che, vista l’estrema profondità e complessità della grotta, è presumibile si protrarranno per diversi giorni.


Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)

Commissione Comunicazione e Documentazione (CCD)

In salvo dopo oltre 11 giorni grazie al CNSAS ed al team di soccorritori internazionali lo speleologo tedesco ferito 11 giorni fa nella grotta Riesending-Schachthöhle.
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